All you've got to do is decide to go and the hardest part is over
Le Tour de Force, tappa 1: TORINO-SAUZE di CESANA, 110 km 2600 mt up
PARTITI! Torino, caldo e traffico fino a Rivoli.
Poi si imbocca lo stradone Corso Susa, sfreccia Fabio Aru con l'ammiraglia, alè alè, il traffico diminuisce ma il caldo resta.
Si suda, ma si cerca di risparmiare. Sappiamo cosa ci aspetta, anche se si nasconde dietro altre montagne.
Meana di Susa, spunta il primo cartello che indica il COLLE DELLE FINESTRE. Quasi come volessero nasconderlo, evitare che la gente si intestardisca a affrontare una salita tanto dal sapore epico quanto tosta. E con le sacche lo sarà ancora di piú.
Epica non tanto per i Giri passati al suo cospetto, solo 3 (2005, 2011 e 2015), ma per l'aspetto di donna burbera. Si fa domare si, ma per farlo chiede coraggio e fatica. Tanta fatica. Prima ti cuoce nei 2 km che salgono a Meana, poi ti ingolosisce con 10 km ripidi ma nell'ombra del bosco e con molti tornanti che ne alleggeriscono l'ascesa, ti coccola pure con la fontana d'acqua freschissima posta sul Colletto, a metà salita. E poi, poi la batosta, tanto ardua con 8 km di sterrato, sassi spessi e qualche mossa da equilibristi, quanto spettacolare. Tornanti sabbiosi e bianchi ti aprono una vista sempre piu mozzafiato, man mano che li domini.
Infine, in cima ti godi lo spettacolo definitivo dal Forte.
Gpm a 2176 mt, diretta con dedica al Falco, nostro compaesano, che ha reso questa salita romantica e pure didattica per chi ama questo sport.
Gli ultimi 3 km conosciamo pure un nuovo amico, Antonio, che da gran scudiero ci scorta fino al Sestriere, nominata da voi Cima Chiappucci. Molto meno duro del Colle, ma sole, stanchezza e fame lo rendono un inferno interminabile. Le torri e il villaggio olimpico si vedono da subito ma sembrano non avvicinarsi MAI.
Birretta, 8 km di discesa, buffet gigantesco e già si pensa a cosa ci aspetta domani! Colle del Monginevro, Lautaret e Le Col du Galibier(2645 mt)!
Quindi... Buona notte!
A VOI!
Salutiamo i nostri amici ciclisti brutti(fatevi due risate sulla loro pagina), che fanno il tifo per noi!
Un grande grazie a rapha per le divise spaziali!
PARTITI! Torino, caldo e traffico fino a Rivoli.
Poi si imbocca lo stradone Corso Susa, sfreccia Fabio Aru con l'ammiraglia, alè alè, il traffico diminuisce ma il caldo resta.
Si suda, ma si cerca di risparmiare. Sappiamo cosa ci aspetta, anche se si nasconde dietro altre montagne.
Meana di Susa, spunta il primo cartello che indica il COLLE DELLE FINESTRE. Quasi come volessero nasconderlo, evitare che la gente si intestardisca a affrontare una salita tanto dal sapore epico quanto tosta. E con le sacche lo sarà ancora di piú.
Epica non tanto per i Giri passati al suo cospetto, solo 3 (2005, 2011 e 2015), ma per l'aspetto di donna burbera. Si fa domare si, ma per farlo chiede coraggio e fatica. Tanta fatica. Prima ti cuoce nei 2 km che salgono a Meana, poi ti ingolosisce con 10 km ripidi ma nell'ombra del bosco e con molti tornanti che ne alleggeriscono l'ascesa, ti coccola pure con la fontana d'acqua freschissima posta sul Colletto, a metà salita. E poi, poi la batosta, tanto ardua con 8 km di sterrato, sassi spessi e qualche mossa da equilibristi, quanto spettacolare. Tornanti sabbiosi e bianchi ti aprono una vista sempre piu mozzafiato, man mano che li domini.
Infine, in cima ti godi lo spettacolo definitivo dal Forte.
Gpm a 2176 mt, diretta con dedica al Falco, nostro compaesano, che ha reso questa salita romantica e pure didattica per chi ama questo sport.
Gli ultimi 3 km conosciamo pure un nuovo amico, Antonio, che da gran scudiero ci scorta fino al Sestriere, nominata da voi Cima Chiappucci. Molto meno duro del Colle, ma sole, stanchezza e fame lo rendono un inferno interminabile. Le torri e il villaggio olimpico si vedono da subito ma sembrano non avvicinarsi MAI.
Birretta, 8 km di discesa, buffet gigantesco e già si pensa a cosa ci aspetta domani! Colle del Monginevro, Lautaret e Le Col du Galibier(2645 mt)!
Quindi... Buona notte!
A VOI!
Salutiamo i nostri amici ciclisti brutti(fatevi due risate sulla loro pagina), che fanno il tifo per noi!
Un grande grazie a rapha per le divise spaziali!
Le Tour de Force, tappa 2: Sauze di Cesana-Mizöen 100 km, 2000 mt up
Sveglia con calma ore sette, colazione super abbondante, dolce salato dolce. Briefing rapido: stiamo bene, sestriere digerito, gambe riposate!
Discesa con giubbino Rapha fino a Cesana e si sale il colle del Monginevro. Salita molto pedalabile, stradone piacevole e soprattutto cé un bel FRESCO!
8 km di ascesa e siamo in Francia.
Foto di gruppo con motociclisti, non ci invidiano. Però, a dirla tutta, non faremmo cambio neanche noi. Per ora.
Discesone fino a Briančon, apprezziamo la montagna rossastra di fronte a noi. Seconda colazione nel bel paesotto di Brianzoni. Cerchiamo subito la stele di Bartali, icí icí. Ci indicano una stradina che sembra lo zoncolan. Si chiama piccolo Colombier, dirottiamo sul Pà e chocolat.
Salita lunghissima, 28 km, fino al Col du Lautaret. Salita costante, ma davvero piacevole. Soprattutto la parte finale, vista ghiacciaio sulla sinistra e il primo rettilineo infinito del galibier di fronte. Ci chiama, venite venite. Oggi però la gamba gira, il buffet della colazione da i suoi frutti.
Sandwich al col du Lautaret e si sale sul Galibier.
Frank e Andy Schleck sono i piu acclamati dall'asfalto, subito dietro Ti Blanc Thomas Voeckler. Noi però pensiamo al Pirata, anche se non è questo versante.Fa nulla, Galibier e Pantani saran sempre stretti in un abbraccio nostalgico.
Vista mozzafiato sui tornanti di entrambi i versanti, pensiero speciale a Chi a 2642 mt del Galibier ci é un po piu vicino, stretta di mano, foto di rito districandosi tra i bikers ed è fatta!
Quasi. Discesa velocissima, volano anche le ciabatte di Stefano, birretta/e meritatissime a La Grave, si costeggia il lago panoramicissimo Lac du Chambon, e BAM.
Rampa dura e totalmente al sole che porta al paese di Mizöen. Non prevista, non voluta. Il delfinato ci é appena passato due settimane fa, noi la stiamo purgando ora.
Veniamo però completamente ripagati. Vista a strapiombo sul lago. Si, stasera me ne sto qui.
Domani? Domani un'altra storia, di sudore e gloria. Almeno 21 i protagonisti!
Domani si scala l'Alpe d'Huez, sono arrivati pure i rinforzi, grande Pilly!!!
Sveglia con calma ore sette, colazione super abbondante, dolce salato dolce. Briefing rapido: stiamo bene, sestriere digerito, gambe riposate!
Discesa con giubbino Rapha fino a Cesana e si sale il colle del Monginevro. Salita molto pedalabile, stradone piacevole e soprattutto cé un bel FRESCO!
8 km di ascesa e siamo in Francia.
Foto di gruppo con motociclisti, non ci invidiano. Però, a dirla tutta, non faremmo cambio neanche noi. Per ora.
Discesone fino a Briančon, apprezziamo la montagna rossastra di fronte a noi. Seconda colazione nel bel paesotto di Brianzoni. Cerchiamo subito la stele di Bartali, icí icí. Ci indicano una stradina che sembra lo zoncolan. Si chiama piccolo Colombier, dirottiamo sul Pà e chocolat.
Salita lunghissima, 28 km, fino al Col du Lautaret. Salita costante, ma davvero piacevole. Soprattutto la parte finale, vista ghiacciaio sulla sinistra e il primo rettilineo infinito del galibier di fronte. Ci chiama, venite venite. Oggi però la gamba gira, il buffet della colazione da i suoi frutti.
Sandwich al col du Lautaret e si sale sul Galibier.
Frank e Andy Schleck sono i piu acclamati dall'asfalto, subito dietro Ti Blanc Thomas Voeckler. Noi però pensiamo al Pirata, anche se non è questo versante.Fa nulla, Galibier e Pantani saran sempre stretti in un abbraccio nostalgico.
Vista mozzafiato sui tornanti di entrambi i versanti, pensiero speciale a Chi a 2642 mt del Galibier ci é un po piu vicino, stretta di mano, foto di rito districandosi tra i bikers ed è fatta!
Quasi. Discesa velocissima, volano anche le ciabatte di Stefano, birretta/e meritatissime a La Grave, si costeggia il lago panoramicissimo Lac du Chambon, e BAM.
Rampa dura e totalmente al sole che porta al paese di Mizöen. Non prevista, non voluta. Il delfinato ci é appena passato due settimane fa, noi la stiamo purgando ora.
Veniamo però completamente ripagati. Vista a strapiombo sul lago. Si, stasera me ne sto qui.
Domani? Domani un'altra storia, di sudore e gloria. Almeno 21 i protagonisti!
Domani si scala l'Alpe d'Huez, sono arrivati pure i rinforzi, grande Pilly!!!
Le Tour de Force, Tappa 3: Mizöen-Grenoble
Sveglia presto, 5.30, ma il mal di gambe ci tiene a letto fino alle 6.30
Gambe pesantissime, soluzione? Terapia d'urto, ALPE D'HUEZ.
Discesona per 10 km, cerchiamo di mulinare a cadenze illegali per sciogliere quel poco che é scioglibile.
Svolta a destra ed é già lì. Nessun preliminare, l'Alpe é subito durissimo.
Dopo due rattoni, si il termine é riconosciuto dalla crusca, a più del 10%, appare già il primo Tornante. O meglio, il 21°. È un conteggio alla rovescia. Per la sofferenza? Anche, ma soprattutto perché si risale la Storia. Fausto Coppi, 1952. Nessuno poteva accoglierci meglio nel tempio del Tour de France.
Lui, il campionissimo italiano per eccellenza, coabita con Lance nel primo mausoleo.
Ma noi pensiamo all'airone. E di colpo la salita trasuda LEGGENDA. La fatica cé, ma la voglia di leggere i prossimi trionfatori é ancora di più. Qualche nome si anticipa pure.
La chiamano degli Olandesi. Vero, ce ne sono moltissimi.
Però, e che però, la coda e la testa di questo serpentone di ricordi sono NOSTRI.
Leggerò solo gli ultimi 7 tornanti. Se avete più curiosità, guardate il nostro collage, cartolina dal primo Tour de Force.
BUGNO ( L'avete nominata a Lui)
BUGNO
Hampsten
CONTI
PANTANI
PANTANI
GUERINI
Scatto d'orgoglio Immane, la salita più acclamata in Francia, é un monumento vivente al Ciclismo di casa nostra.
Petto all'insù scolliniamo, peccato non ci sia il classico cartello gpm, panozzo e picchiata dallo stesso versante.
Si cerca il cartello 16, si cerca Pierre Rolland. Pierre si é nascosto, caduto nel prato.
Trovato, collezione completa.
Poi, un tratto simile a ciò che sarà domani. 60 km di discesa e pianura in un caldo tropicale, afa da capogiro e aria, ovviamente africana, in faccia.
Coca ghiacciata al bel Castello di Vyzille e riposo al fresco nell'appartamento di Grenoble.
Stasera ci pensa Stefano, 1 kg di carbonara,
Domani? Domani barbecue. La carne siamo noi. 200 km fino a Nyons, però il campeggio ha la piscina.
Abbiamo un motivo in più per avvicinarci al Gigante della Provenza.
A VOI!!!
Sveglia presto, 5.30, ma il mal di gambe ci tiene a letto fino alle 6.30
Gambe pesantissime, soluzione? Terapia d'urto, ALPE D'HUEZ.
Discesona per 10 km, cerchiamo di mulinare a cadenze illegali per sciogliere quel poco che é scioglibile.
Svolta a destra ed é già lì. Nessun preliminare, l'Alpe é subito durissimo.
Dopo due rattoni, si il termine é riconosciuto dalla crusca, a più del 10%, appare già il primo Tornante. O meglio, il 21°. È un conteggio alla rovescia. Per la sofferenza? Anche, ma soprattutto perché si risale la Storia. Fausto Coppi, 1952. Nessuno poteva accoglierci meglio nel tempio del Tour de France.
Lui, il campionissimo italiano per eccellenza, coabita con Lance nel primo mausoleo.
Ma noi pensiamo all'airone. E di colpo la salita trasuda LEGGENDA. La fatica cé, ma la voglia di leggere i prossimi trionfatori é ancora di più. Qualche nome si anticipa pure.
La chiamano degli Olandesi. Vero, ce ne sono moltissimi.
Però, e che però, la coda e la testa di questo serpentone di ricordi sono NOSTRI.
Leggerò solo gli ultimi 7 tornanti. Se avete più curiosità, guardate il nostro collage, cartolina dal primo Tour de Force.
BUGNO ( L'avete nominata a Lui)
BUGNO
Hampsten
CONTI
PANTANI
PANTANI
GUERINI
Scatto d'orgoglio Immane, la salita più acclamata in Francia, é un monumento vivente al Ciclismo di casa nostra.
Petto all'insù scolliniamo, peccato non ci sia il classico cartello gpm, panozzo e picchiata dallo stesso versante.
Si cerca il cartello 16, si cerca Pierre Rolland. Pierre si é nascosto, caduto nel prato.
Trovato, collezione completa.
Poi, un tratto simile a ciò che sarà domani. 60 km di discesa e pianura in un caldo tropicale, afa da capogiro e aria, ovviamente africana, in faccia.
Coca ghiacciata al bel Castello di Vyzille e riposo al fresco nell'appartamento di Grenoble.
Stasera ci pensa Stefano, 1 kg di carbonara,
Domani? Domani barbecue. La carne siamo noi. 200 km fino a Nyons, però il campeggio ha la piscina.
Abbiamo un motivo in più per avvicinarci al Gigante della Provenza.
A VOI!!!
Le Tour de Force, Tappa 4. Grenoble-Valreas 190 km 700 Mt up
La nostra personale CLASSICA DEL SUD, interminabile, caldissima, 37° ma 50 percepiti e variegata.
Sveglia ore 5, colazione super fai da te, latte al cioccolato può accompagnare solo.
Alle 6 Grenoble é anche piacevole, la multietnia e il caldo della città sono ancora dormienti.
Primi 40 km da SPA: ciclabile dell'Isér all'ombra, deserta e con un asfalto liscio che pare il vigorelli.
Sfida tra Android e Garmin vinta nettamente dai big money. Per ora.
Alle 11, 90 km in saccoccia, pane con l'anatra e comincia il tributo alle classiche.
Pavé, sterrato, strade bianche, foresta di Arenberg, gimcane tra le pannocchie, tutto offerto ancora dal Garmin e condensato in 30 km.
Nessuno osa più contraddirlo! Immacolati Si torna sull'asfalto e paf paf, due forature.
Le distese di lavanda ci accolgono in Provenza, il sole ci cuoce a puntino, non mollate, si chef.
Testa bassa, si ha paura a guardare il contakm, finché vediamo lui, il GIGANTE ci attende, l'osservatorio in allerta. Certamente ora dovrà aspettare,
Tuffo in piscina, bagnomaria e domani si spera in un Brindisi in diretta sulla pelata diabolica!
A voi!
La nostra personale CLASSICA DEL SUD, interminabile, caldissima, 37° ma 50 percepiti e variegata.
Sveglia ore 5, colazione super fai da te, latte al cioccolato può accompagnare solo.
Alle 6 Grenoble é anche piacevole, la multietnia e il caldo della città sono ancora dormienti.
Primi 40 km da SPA: ciclabile dell'Isér all'ombra, deserta e con un asfalto liscio che pare il vigorelli.
Sfida tra Android e Garmin vinta nettamente dai big money. Per ora.
Alle 11, 90 km in saccoccia, pane con l'anatra e comincia il tributo alle classiche.
Pavé, sterrato, strade bianche, foresta di Arenberg, gimcane tra le pannocchie, tutto offerto ancora dal Garmin e condensato in 30 km.
Nessuno osa più contraddirlo! Immacolati Si torna sull'asfalto e paf paf, due forature.
Le distese di lavanda ci accolgono in Provenza, il sole ci cuoce a puntino, non mollate, si chef.
Testa bassa, si ha paura a guardare il contakm, finché vediamo lui, il GIGANTE ci attende, l'osservatorio in allerta. Certamente ora dovrà aspettare,
Tuffo in piscina, bagnomaria e domani si spera in un Brindisi in diretta sulla pelata diabolica!
A voi!
Le Tour de Force, Tappa 5, Valreas-Avignone, 125 km 2000 Mt up
Se il Colle delle Finestre é una donna burbera, il Ventoux si presenta come una sgualdrina. Da 30 km si mostra già nudo e crudo.
Il prezzo da pagare é alto.
Noi lo consideriamo più un mostro Sacro. Gli portiamo un tributo. Bottiglia di Champagne nella schiena e si sale da Malaucene. La spina dorsale del gigante presenta molte ernie. La nostra sente il peso del nettare degli Dei, ma sa che deve reggere.
La parte centrale é la più spigolosa, 4 km sopra all'11% con un caldo atroce. Altro che grande Gigante gentile. Il Ventoux é malvagio. Lo si legge nel volto di chiunque salga.
Smorfie, sessi, età, lingue e colori sfilano di continuo. Il festival del ciclismo. Filo conduttore la Fatica. Cé una sorta di solidarietà collettiva, ognuno fa il tifo per tutti.
Quando spunta la pelata diabolica, abbiam poche energie rimaste ma tanto tanto orgoglio. Stiamo domando anche lui.
"There is no mountain too high", nessuna montagna é troppo alta, recita la tomba del povero Simpson.
Lezione di vita.
Ogni viaggio in bicicletta lo é.
Le Tour de Force con tutte queste ascese, discese, difficoltà e gioie, lo é ancora di più.
Il Brindisi é stato meritato, ed é anche per voi che ci seguite. Il tifo dà sempre morale.
Le salite son terminate, il viaggio no.
Domani si riparte da Avignone, direzione Montpellier.
Più gasati che mai, BOLLICINE
A VOI
P. S. Grazie a Pilly che ci ha accompagnato in questi tre giorni, GUERRIERO
Se il Colle delle Finestre é una donna burbera, il Ventoux si presenta come una sgualdrina. Da 30 km si mostra già nudo e crudo.
Il prezzo da pagare é alto.
Noi lo consideriamo più un mostro Sacro. Gli portiamo un tributo. Bottiglia di Champagne nella schiena e si sale da Malaucene. La spina dorsale del gigante presenta molte ernie. La nostra sente il peso del nettare degli Dei, ma sa che deve reggere.
La parte centrale é la più spigolosa, 4 km sopra all'11% con un caldo atroce. Altro che grande Gigante gentile. Il Ventoux é malvagio. Lo si legge nel volto di chiunque salga.
Smorfie, sessi, età, lingue e colori sfilano di continuo. Il festival del ciclismo. Filo conduttore la Fatica. Cé una sorta di solidarietà collettiva, ognuno fa il tifo per tutti.
Quando spunta la pelata diabolica, abbiam poche energie rimaste ma tanto tanto orgoglio. Stiamo domando anche lui.
"There is no mountain too high", nessuna montagna é troppo alta, recita la tomba del povero Simpson.
Lezione di vita.
Ogni viaggio in bicicletta lo é.
Le Tour de Force con tutte queste ascese, discese, difficoltà e gioie, lo é ancora di più.
Il Brindisi é stato meritato, ed é anche per voi che ci seguite. Il tifo dà sempre morale.
Le salite son terminate, il viaggio no.
Domani si riparte da Avignone, direzione Montpellier.
Più gasati che mai, BOLLICINE
A VOI
P. S. Grazie a Pilly che ci ha accompagnato in questi tre giorni, GUERRIERO
Tour de Force, Tappa 6. Avignone-Seté 146 km
60 Km di sterrato, 7 forature, camere d aria da riparare e ultimi 40 km con Pittstop pompa ogni 10 minuti. Ebbene si, questa era la nostra tappa di riposo! Siamo arrivati alle nove 😅 boicottiamo Montpelier per puntare il mare, a seté.. E la purghiamo di brutto.. Strada asfaltata vietata alle biciclette, dirottati su una strada sterrata interminabile. Come il mare che ci circonda, sia a destra che sinistra. Si, Le Tour de Force ha pedalato sulle acque. Bellissimi i passi alpini, si. Però dopo le Annibalate di settimana scorsa, cé venuta voglia de Mar. Arnaud. Si inizia già a sentire profumo di Paella.. A VOI!
Tour de Force, Tappa 6. Avignone-Seté 146 km
60 Km di sterrato, 7 forature, camere d aria da riparare e ultimi 40 km con Pittstop pompa ogni 10 minuti. Ebbene si, questa era la nostra tappa di riposo! Siamo arrivati alle nove 😅 boicottiamo Montpelier per puntare il mare, a seté.. E la purghiamo di brutto.. Strada asfaltata vietata alle biciclette, dirottati su una strada sterrata interminabile. Come il mare che ci circonda, sia a destra che sinistra. Si, Le Tour de Force ha pedalato sulle acque. Bellissimi i passi alpini, si. Però dopo le Annibalate di settimana scorsa, cé venuta voglia de Mar. Arnaud. Si inizia già a sentire profumo di Paella.. A VOI!
Le Tour de Force, Tappa 7. 165 km, 1000 Mt up.
Una settimana intera pedalando.. Stasera siamo contenti, molto contenti. Abbiamo superato l' ostacolo più arduo. Non è stato ne il Colle, ne il Galibier o L'Alpe. Nemmeno il deserto del Ventoux. La difficoltà più grande del nostro Tour é stata Noi stessi.
Ieri alle 19, ancora 40 km da fare, una stradina sterrata tra mare e laguna, camere d aria finite e ruota aggiustata da gonfiare ogni 5 km..
Oggi, partenza alle 11, quasi 40 °, rastrellata tutta Séte alla ricerca delle così rare chambré a air 700 23 C. Sia lodato l'Auchan. È stata dura. Per un piccolissimo istante si é palesato nell'anticamera coluichenondeveesserenominato. Lord Voldemort? No, Monsieur Train. Ma le solite battute idiote hanno sancito un patto taciturno. The show must go on.
Ennesima prova che qualsiasi difficoltà si può superare con la buona, e tanta, volontà. Con il cappellino del Falco, ancora più facile. Lui di difficoltà in carriera ne ha demolite a bizzeffe.
Così polletto atomico, piatto strabordante patatine fritte e via. Ciclabile lungomare, solito tratto in pietre e poi stradone velocissimo. La fortuna aiuta gli audaci. Oggi, finalmente un po' di vento a favore. Un caso? Non credo, più un premio.
Il mio maestro di viaggi, mi diceva sempre, Alà Simone, tranquillo che arriviamo comunque. E arrivavamo sempre.
Alà LLORET DE MAR, tranquilla che arriviamo comunque. E arriveremo!!!
Una settimana intera pedalando.. Stasera siamo contenti, molto contenti. Abbiamo superato l' ostacolo più arduo. Non è stato ne il Colle, ne il Galibier o L'Alpe. Nemmeno il deserto del Ventoux. La difficoltà più grande del nostro Tour é stata Noi stessi.
Ieri alle 19, ancora 40 km da fare, una stradina sterrata tra mare e laguna, camere d aria finite e ruota aggiustata da gonfiare ogni 5 km..
Oggi, partenza alle 11, quasi 40 °, rastrellata tutta Séte alla ricerca delle così rare chambré a air 700 23 C. Sia lodato l'Auchan. È stata dura. Per un piccolissimo istante si é palesato nell'anticamera coluichenondeveesserenominato. Lord Voldemort? No, Monsieur Train. Ma le solite battute idiote hanno sancito un patto taciturno. The show must go on.
Ennesima prova che qualsiasi difficoltà si può superare con la buona, e tanta, volontà. Con il cappellino del Falco, ancora più facile. Lui di difficoltà in carriera ne ha demolite a bizzeffe.
Così polletto atomico, piatto strabordante patatine fritte e via. Ciclabile lungomare, solito tratto in pietre e poi stradone velocissimo. La fortuna aiuta gli audaci. Oggi, finalmente un po' di vento a favore. Un caso? Non credo, più un premio.
Il mio maestro di viaggi, mi diceva sempre, Alà Simone, tranquillo che arriviamo comunque. E arrivavamo sempre.
Alà LLORET DE MAR, tranquilla che arriviamo comunque. E arriveremo!!!
ANDALE ANDALEEE, ya casi estamos allí..ci siamo quasi! Se google translate non ci ha beffato..
Che gusto cé a varcare confini con il motore?!
#LeTourdeForce #contrabbandieri — super.
Che gusto cé a varcare confini con il motore?!
#LeTourdeForce #contrabbandieri — super.
Le Tour de Force, tappa 8, PERPIGNAN-LLORET DE MAR, 141 km, 1200 mt up
Ci siamo..sveglia presto e si punta il confine Francia Spagna. Scaliamo il tranquillo passo del Perthus e passiamo da FOU a LOCO in un batter d'occhio. Sempre matti siamo.
Ci sentiamo un po contrabbandieri. La gente ci guarda e scuote la testa.
Con le nostre biciclette abbiamo pedalato nelle tre grandi Nazioni del ciclismo. Giro d' Italia, Tour e Vuelta. Le Tour de Force li sfiora tutti e tre, la fatica si rifocilla nelle memorie delle imprese.
Oggi entriamo nella terra di grandi eroi del passato e non.
iguel Indurain, Luis Ocaña, Roberto Heras, Oscar Freire, Alberto Contador, Alejandro Valverde.
a loro Spagna ce la siamo sudata e si sente. Da Girona, cominciano gli acciacchi, il riposo chiama.
Ed ora è arrivato!!!
LLORET DE MAR, Arnaud, ora sembra una ricompensa.
La signora dell'ostello è gentilissima.
Domani se volete pedalare, suonate il campanello e vi apro il garage.
Troppo gentile. Non vogliamo scomodarla.
Piuttosto, un salviettone da mare! 😂
Ci siamo..sveglia presto e si punta il confine Francia Spagna. Scaliamo il tranquillo passo del Perthus e passiamo da FOU a LOCO in un batter d'occhio. Sempre matti siamo.
Ci sentiamo un po contrabbandieri. La gente ci guarda e scuote la testa.
Con le nostre biciclette abbiamo pedalato nelle tre grandi Nazioni del ciclismo. Giro d' Italia, Tour e Vuelta. Le Tour de Force li sfiora tutti e tre, la fatica si rifocilla nelle memorie delle imprese.
Oggi entriamo nella terra di grandi eroi del passato e non.
iguel Indurain, Luis Ocaña, Roberto Heras, Oscar Freire, Alberto Contador, Alejandro Valverde.
a loro Spagna ce la siamo sudata e si sente. Da Girona, cominciano gli acciacchi, il riposo chiama.
Ed ora è arrivato!!!
LLORET DE MAR, Arnaud, ora sembra una ricompensa.
La signora dell'ostello è gentilissima.
Domani se volete pedalare, suonate il campanello e vi apro il garage.
Troppo gentile. Non vogliamo scomodarla.
Piuttosto, un salviettone da mare! 😂
Tappa 9, Lloret De Mar-BARCELLONA. 81 km, PASSERELLA.
Lo è stata davvero. La NII è uno stradone vista mare, vista ciclisti in divisa Caisse d'Epargne, salutano tutti, e ben presto anche vista Barcellona. Skyline inconfondibile.
Mancano 30 km, ma
Suppostone, Sagrada Família e Montjuïc ci fanno sentire già arrivati.
Tutti schierati, quasi come a sciogliere ogni dubbio.
BARCELLONA ❤
Il circuito finale ha il tempo neutralizzato, niente fretta, bagno in acqua limpidissima e sardine giganti.
La Città pare un formicaio, nel brulichio impazzito noi siamo una briciola, nessuno fa caso a noi, ma sentiamo che Barcellona è Felice di esser stata la meta del primo Tour de Force.
Felice, come Gimondi.
I Pinnacoli della SAGRADA FAMÍLIA ci ridcordano i passi alpini, tanto aspri e gotici, quanto meravigliosi.
Ci ricordano l'altimetria del nostro viaggio, celata nel logo.
Ci ricordano le emozioni del nostro viaggio, anche loro celate nel logo. ALTIMETRIA e CARDIOGRAMMA fuse in una sintesi perfetta. Ogni viaggio lo é. Se vissuto ogni istante, ogni viaggio, a modo suo, è perfetto.
Questo per noi lo é stato.
Anche grazie A VOI!
Le Tour de Force.
...TO BE CONTINUED...
Lo è stata davvero. La NII è uno stradone vista mare, vista ciclisti in divisa Caisse d'Epargne, salutano tutti, e ben presto anche vista Barcellona. Skyline inconfondibile.
Mancano 30 km, ma
Suppostone, Sagrada Família e Montjuïc ci fanno sentire già arrivati.
Tutti schierati, quasi come a sciogliere ogni dubbio.
BARCELLONA ❤
Il circuito finale ha il tempo neutralizzato, niente fretta, bagno in acqua limpidissima e sardine giganti.
La Città pare un formicaio, nel brulichio impazzito noi siamo una briciola, nessuno fa caso a noi, ma sentiamo che Barcellona è Felice di esser stata la meta del primo Tour de Force.
Felice, come Gimondi.
I Pinnacoli della SAGRADA FAMÍLIA ci ridcordano i passi alpini, tanto aspri e gotici, quanto meravigliosi.
Ci ricordano l'altimetria del nostro viaggio, celata nel logo.
Ci ricordano le emozioni del nostro viaggio, anche loro celate nel logo. ALTIMETRIA e CARDIOGRAMMA fuse in una sintesi perfetta. Ogni viaggio lo é. Se vissuto ogni istante, ogni viaggio, a modo suo, è perfetto.
Questo per noi lo é stato.
Anche grazie A VOI!
Le Tour de Force.
...TO BE CONTINUED...
1200 km, 12000 mt up.
Il caldo e le pendenze hanno contribuito a prosciugarci le energie.
Non ci stiamo, spirito guerriero.
A Barcellona, ci riprendiamo tutto ciò che ci è stato tolto.
Paella d'Anatra, Tonno, Jamon Bellota, Boqueria, si combatte senza tregua.
Date a Cesare, quello che é di Cesare! 😂
#LeTourdeForce #Barcellona #foodporn #cycling#jamon — affamato/a.
Il caldo e le pendenze hanno contribuito a prosciugarci le energie.
Non ci stiamo, spirito guerriero.
A Barcellona, ci riprendiamo tutto ciò che ci è stato tolto.
Paella d'Anatra, Tonno, Jamon Bellota, Boqueria, si combatte senza tregua.
Date a Cesare, quello che é di Cesare! 😂
#LeTourdeForce #Barcellona #foodporn #cycling#jamon — affamato/a.
Polvere del Colle delle Finestre a volontà,
Velo di Smog del Sestriere,
Turbinio d'Aria rarefatta del Col du Galibier
Aghi di pino dell'Alpe d'Huez,
Un briciolo di pietrisco del Mont Ventoux.
Granelli di Costa Brava q.b.
Profumo di Lavanda, fieno, sudore, girasoli, catena e salsedine.
Mantenere mescolato, a 90-100 pedalate,
Et Voilà,
MAGIA,
Ricordi indelebili e Voglia del prossimo TOUR DE FORCE.
Ce ne saranno altre di FORMULE MAGICHE, vogliamo proporle A VOI. Quindi..
Continuate a seguirci!
P.S.Ora é un peccato LAVARLE!
😅
Velo di Smog del Sestriere,
Turbinio d'Aria rarefatta del Col du Galibier
Aghi di pino dell'Alpe d'Huez,
Un briciolo di pietrisco del Mont Ventoux.
Granelli di Costa Brava q.b.
Profumo di Lavanda, fieno, sudore, girasoli, catena e salsedine.
Mantenere mescolato, a 90-100 pedalate,
Et Voilà,
MAGIA,
Ricordi indelebili e Voglia del prossimo TOUR DE FORCE.
Ce ne saranno altre di FORMULE MAGICHE, vogliamo proporle A VOI. Quindi..
Continuate a seguirci!
P.S.Ora é un peccato LAVARLE!
😅
Il favoloso articolo su di noi degli amici Ciclisti BRUTTI: yeah!
www.ciclistibrutti.it/le-tour-de-force/
www.ciclistibrutti.it/le-tour-de-force/