All you've got to do is decide to go and the hardest part is over
CI RISIAMO!!!.. son passati 3 mesi dal primo Tour de Force, Torino-Barcellona per i passi pregni di STORIA.
Ci risiamo, le sacche si riempiono di nuovo. Stavolta straboccano.
Di panni caldi e anti pioggia, ma soprattutto di PASSIONE.
Ritorneremo in Francia, scaleremo il Piccolo San Bernardo e altri tornanti gelidi.
Penseremo all'impresa di Charly Gaul, l'Angelo della Montagna, sperando guardi giù ogni tanto. Questa volta guardera' al nostro cammmino anche il nostro Stefano, non dall'alto come Charly, ma dal cantiere. Ci invidiea' Domenica, al primo clip delle tacchette, un po' meno lassu' a 2000 mt sotto l'acqua.
Specialmente quando la bocca si spalanchera'.
PASSIONE, per il ciclismo, per lo SPORT e per la Forza di non mollare mai.
Come la nostra Squadra del 💙.
La #DEA, squadra abituata al gregariato, testa bassa e pedalare, a portare la pelle a casa, con lo spettro del fuori tempo massimo. L'anno scorso pero' ha riscritto la storia, conquistando l'EUROPA, dopo 26 anni!!!
Nel nome della PASSIONE.
Un miracolo sportivo fatto da sacrificio, entusiasmo e determinazione.
I tre elementi alla base di ogni nostro #TourdeForce!
Seguiteci anche questa volta, da BERGAMO a LIONE!
Ogni giorno cercheremo di rendervi partecipi della nostra avventura..
Ogni pedalata porta con sè un'emozione.
Come sempre, sarà il 💙 a pedalare.
💙 Bergamasco.
P.S. TROVATE L'INTRUSO (Anche se puo' far comodo!)
A VOI!
Ci risiamo, le sacche si riempiono di nuovo. Stavolta straboccano.
Di panni caldi e anti pioggia, ma soprattutto di PASSIONE.
Ritorneremo in Francia, scaleremo il Piccolo San Bernardo e altri tornanti gelidi.
Penseremo all'impresa di Charly Gaul, l'Angelo della Montagna, sperando guardi giù ogni tanto. Questa volta guardera' al nostro cammmino anche il nostro Stefano, non dall'alto come Charly, ma dal cantiere. Ci invidiea' Domenica, al primo clip delle tacchette, un po' meno lassu' a 2000 mt sotto l'acqua.
Specialmente quando la bocca si spalanchera'.
PASSIONE, per il ciclismo, per lo SPORT e per la Forza di non mollare mai.
Come la nostra Squadra del 💙.
La #DEA, squadra abituata al gregariato, testa bassa e pedalare, a portare la pelle a casa, con lo spettro del fuori tempo massimo. L'anno scorso pero' ha riscritto la storia, conquistando l'EUROPA, dopo 26 anni!!!
Nel nome della PASSIONE.
Un miracolo sportivo fatto da sacrificio, entusiasmo e determinazione.
I tre elementi alla base di ogni nostro #TourdeForce!
Seguiteci anche questa volta, da BERGAMO a LIONE!
Ogni giorno cercheremo di rendervi partecipi della nostra avventura..
Ogni pedalata porta con sè un'emozione.
Come sempre, sarà il 💙 a pedalare.
💙 Bergamasco.
P.S. TROVATE L'INTRUSO (Anche se puo' far comodo!)
A VOI!
NON SUCCEDE MA SE SUCCEDE
Quante volte diciamo: non succede ma se succede E se succede, mi faccio i capelli blu E se succede, corro nudo per strada E se succede, pago da bere a tutti E se succede, vado in bici a veder l'Atalanta a Lione. Un po' come quando nel 2005, il Falco ha vinto il suo secondo Giro. Non succede, ma se succede vado su e giù dal Passo della Presolana in bici sventolando la maglia rosa. Maglia rosa comprata da un furgoncino bianco che riempie i timpani sui tornanti del Gavia. Detto fatto. La gioia di certe imprese copre paura, fatica e pure dignità. Potrebbero sembrare gesti inutili o esagerati. Ma cosa non si fa per sentirsi anche solo un'infinitesima parte di quel frammento di storia? E si può fare anche al buio e in silenzio. L'unico pubblico che conta è il proprio cuore. Chiudo gli occhi e già sogno il prossimo "Non succede, ma se succede.." Se succede vado in bici all'Atalanta, in EUROPA! E allora.. PEDALAAAAA! #LAMAGLIASUDATASEMPRE |
#LAMAGLIASUDATASEMPRE
SEMI-TAPPA 1 Bergamo-Legnano 75 Km
La maglia sudata sempre..
Una semplice iscrizione nel colletto di una maglia nerazzurra.
Una semplice iscrizione nascosta dagli sguardi indiscreti.
Non importa che venga vista e indicata.
Una semplice iscrizione, tatuaggio dell'anima di ogni singolo tassello dell'Atalanta, ogni singolo tifoso della DEA. Tatuaggio dell'anima di ogni singolo Bergamasco.
Poche parole e pedalare. Con un sogno in testa. Però shhh, non dirlo ad alta voce.
Potrebbe sembrare troppo assurdo, utopistico quasi. La classica frase di un allenatore, il GASP, che la spara grossa a inizio stagione.
La classica frase da bar.
"Quest'anno andiamo in EUROPA" SHHHH.
Dove vuoi andare te?
Parla piano..
Lascia il sogno inciso all'interno del colletto della tua maglia.
Rispettalo. Con te lo farà una città intera. Ma che dico una città, una provincia intera.
Testa bassa e pedalare.
Appunto!
Noi, Simone e Alessandro, vogliamo omaggiare quella cavalcata storica della nostra Atalanta.
Sudare la maglia sempre.
Partiti dallo Stadio dei Miracoli, quell'Atleti Azzurri d'Italia che diventerà presto omologato per le Europe future.
Ora però godiamoci il presente. A Reggio c'eravamo e sembrava una Bergamo in fiamme.
Ora DIREZIONE LIONE!
La maglia sudata sempre. Testa bassa e PEDALARE.
Dall'Atleti Azzurri d'Italia al Parc Olympique Lyonnaise in BICICLETTA.
Largo ai SOGNI senza paura, cavalchiamo quest'AVVENTURA.
600 km in 4 giorni,
La maglia sudata sempre.
FORZA ATALANTA 💙
SEMI-TAPPA 1 Bergamo-Legnano 75 Km
La maglia sudata sempre..
Una semplice iscrizione nel colletto di una maglia nerazzurra.
Una semplice iscrizione nascosta dagli sguardi indiscreti.
Non importa che venga vista e indicata.
Una semplice iscrizione, tatuaggio dell'anima di ogni singolo tassello dell'Atalanta, ogni singolo tifoso della DEA. Tatuaggio dell'anima di ogni singolo Bergamasco.
Poche parole e pedalare. Con un sogno in testa. Però shhh, non dirlo ad alta voce.
Potrebbe sembrare troppo assurdo, utopistico quasi. La classica frase di un allenatore, il GASP, che la spara grossa a inizio stagione.
La classica frase da bar.
"Quest'anno andiamo in EUROPA" SHHHH.
Dove vuoi andare te?
Parla piano..
Lascia il sogno inciso all'interno del colletto della tua maglia.
Rispettalo. Con te lo farà una città intera. Ma che dico una città, una provincia intera.
Testa bassa e pedalare.
Appunto!
Noi, Simone e Alessandro, vogliamo omaggiare quella cavalcata storica della nostra Atalanta.
Sudare la maglia sempre.
Partiti dallo Stadio dei Miracoli, quell'Atleti Azzurri d'Italia che diventerà presto omologato per le Europe future.
Ora però godiamoci il presente. A Reggio c'eravamo e sembrava una Bergamo in fiamme.
Ora DIREZIONE LIONE!
La maglia sudata sempre. Testa bassa e PEDALARE.
Dall'Atleti Azzurri d'Italia al Parc Olympique Lyonnaise in BICICLETTA.
Largo ai SOGNI senza paura, cavalchiamo quest'AVVENTURA.
600 km in 4 giorni,
La maglia sudata sempre.
FORZA ATALANTA 💙
#LAMAGLIASUDATASEMPRE, Tappa 2
LEGNANO-AOSTA 182 Km, 1074 mt Up
Una di quelle partenze di buon auspicio.
Ogni tassello si incastra alla perfezione e le coincidenze aumentano la voglia di pedalare.
Ieri dopo 70 Km senza infamia e senza lode, spunta l'imponente hotel POLI. E noi subito pensiamo al mitico Eros e alla sua impresa sul Mont Ventoux.
Nel giardino dell'albergo, una decina di biciclette appese al muro con la frase: "non si smette di pedalare quando si invecchia, si invecchia quando si smette di pedalare". True Story.
C'è pure un angolo vintage tutto vini e bici Legnano, ci piace.
Ci vengono a prendere dei nostri cari amici, che ci portano a mangiare un hamburger gigante.
La gran stuzzicata di fritti misti può accompagnare solo.
Pieni come due uova, ci rotoliamo nella stanza, con tanto di radiolina collegata al Franchi.
Sotto le coperte, la sorpresa più gradita, in TV abbiamo Premium.
Il secondo tempo di Fiorentina- Atalanta ci culla.
Remo Freuler ci dà il bacio della buona notte, al 94', dolcissimo.
Oggi la giornata inizia come era finita.
Quanti bei segni.
Super colazione alla re Mida.
Tocco una cloche, si trasforma in oro, bacon e uova
Ne tocco un'altra, crepe alla Nutella e crema chantilly. 🔝
Il traffico ci accompagna per quasi tutta la mattina, ma il triangolo del riso scorre via veloce.
Il vento a favore aiuta, si somma al nostro entusiasmo, che soffia fortissimo.
Ogni tanto, butto l'occhio alle mie spalle, la bandiera sventola fiera tra le risaie e i campi di grano.
Dopo Novara, la strada diventa tranquilla, i km salgono, la fatica pure.
Vercelli, Santhià, Ivrea.
110 km che pungono lo stomaco.
Classico menù lavoro in un ristorante accogliente, la Via Francigena passa di qui e si vede.
Da qui in poi, la strada sale regolarmente, ma è uno spettacolo.
Entriamo in Val d'Aosta, la larghissima Valle a U ci prende per mano e allevia la nostra fatica con una miriade di castelli arroccati, montagne scure e rocce magmatiche.
Come tante caramelle per far smettere le gambe di lamentarsi.
La salita ci risveglia ogni senso, ci ricorda perché ci piace tanto pedalare.
Guardo alle mie spalle, la bandiera c'è ancora, la fatica stavolta è un tributo.
Aosta ci accoglie a braccia aperte!
"Forza Atalanta!" "Andate a Lone?! GRANDII"
Forse merito dei cori da stadio che ci fanno compagnia, sicuramente merito del miracolo sportivo della nostra Dea.
Stasera ci godiamo una meritatissima birra Valdostana sotto alla porta Pretoriana nella pittoresca Aosta vecchia.
E poi si penserà a domani, Piccolo San Bernardo e Cormet de Roselline ci aspettano al varco.
Stanotte Charly Gaul verrà a bussare all'anticamera della nostra fantasia.
La sua impresa su queste strade rimane una delle più acclamate del ciclismo.
Il nostro sudore domani sarà anche per l'Angelo della Montagna.
La Maglia sudata sempre, domani soprattutto.
LEGNANO-AOSTA 182 Km, 1074 mt Up
Una di quelle partenze di buon auspicio.
Ogni tassello si incastra alla perfezione e le coincidenze aumentano la voglia di pedalare.
Ieri dopo 70 Km senza infamia e senza lode, spunta l'imponente hotel POLI. E noi subito pensiamo al mitico Eros e alla sua impresa sul Mont Ventoux.
Nel giardino dell'albergo, una decina di biciclette appese al muro con la frase: "non si smette di pedalare quando si invecchia, si invecchia quando si smette di pedalare". True Story.
C'è pure un angolo vintage tutto vini e bici Legnano, ci piace.
Ci vengono a prendere dei nostri cari amici, che ci portano a mangiare un hamburger gigante.
La gran stuzzicata di fritti misti può accompagnare solo.
Pieni come due uova, ci rotoliamo nella stanza, con tanto di radiolina collegata al Franchi.
Sotto le coperte, la sorpresa più gradita, in TV abbiamo Premium.
Il secondo tempo di Fiorentina- Atalanta ci culla.
Remo Freuler ci dà il bacio della buona notte, al 94', dolcissimo.
Oggi la giornata inizia come era finita.
Quanti bei segni.
Super colazione alla re Mida.
Tocco una cloche, si trasforma in oro, bacon e uova
Ne tocco un'altra, crepe alla Nutella e crema chantilly. 🔝
Il traffico ci accompagna per quasi tutta la mattina, ma il triangolo del riso scorre via veloce.
Il vento a favore aiuta, si somma al nostro entusiasmo, che soffia fortissimo.
Ogni tanto, butto l'occhio alle mie spalle, la bandiera sventola fiera tra le risaie e i campi di grano.
Dopo Novara, la strada diventa tranquilla, i km salgono, la fatica pure.
Vercelli, Santhià, Ivrea.
110 km che pungono lo stomaco.
Classico menù lavoro in un ristorante accogliente, la Via Francigena passa di qui e si vede.
Da qui in poi, la strada sale regolarmente, ma è uno spettacolo.
Entriamo in Val d'Aosta, la larghissima Valle a U ci prende per mano e allevia la nostra fatica con una miriade di castelli arroccati, montagne scure e rocce magmatiche.
Come tante caramelle per far smettere le gambe di lamentarsi.
La salita ci risveglia ogni senso, ci ricorda perché ci piace tanto pedalare.
Guardo alle mie spalle, la bandiera c'è ancora, la fatica stavolta è un tributo.
Aosta ci accoglie a braccia aperte!
"Forza Atalanta!" "Andate a Lone?! GRANDII"
Forse merito dei cori da stadio che ci fanno compagnia, sicuramente merito del miracolo sportivo della nostra Dea.
Stasera ci godiamo una meritatissima birra Valdostana sotto alla porta Pretoriana nella pittoresca Aosta vecchia.
E poi si penserà a domani, Piccolo San Bernardo e Cormet de Roselline ci aspettano al varco.
Stanotte Charly Gaul verrà a bussare all'anticamera della nostra fantasia.
La sua impresa su queste strade rimane una delle più acclamate del ciclismo.
Il nostro sudore domani sarà anche per l'Angelo della Montagna.
La Maglia sudata sempre, domani soprattutto.
#LAMAGLIASUDATASEMPRE, Tappa 3
Aosta-Piccolo San Bernardo- Cormet de Roselend-Albertville, 145 Km, 3000 mt up
La sveglia suona alle 7, il risotto al bleu valdostano e mele completamente assorbito dalle fatiche di ieri.
Colazione abbondante e si parte.
Subito un'altalena di "dolorini": in sella duole il sedere, allora ci si alza sui pedali e strillano le gambe.
Oggi sarà dura, si lascia Aosta alle spalle e già si sale.
La strada sale regolare per 30 Km fino Pré Saint Didier.
Purtroppo non possiamo fermarci a godere le famose terme.
Il primo obiettivo di giornata è il Passo del Piccolo San Bernardo.
Tra noi e lui, 22 Km al 6%,mica pizza e fichi.
E dal GPM, Hors category, mancheranno "solo" 90 Km.
Nonostante il mal di gambe calzante, l'asfalto nuovo di pacco e i larghi tornanti numerati, ci ispirano per un secondo un azione alla Charly Gaul, che proprio qui ha pedalato la storia.
Fortunatamente subentra il buon senso. Innestiamo la nostra marcia preferita, la "lent ma seguent".
Così possiamo goderci appieno le bellezze di questo Passo.
Prima un bosco colorato e suggestivo, poi lo scenario si apre a La Thuile.
E su di noi domina il gruppo del Bianco innevato.
Svetta il conico Aiguille des glaciers.
Foto di rito al passo. Rapidissima.
Qui a 2188 mt, l'aria è fresca e pungente.
Lo sarà ancora di più nella lunghissima discesa fino a Bourg Saint Maurice.
Ah, finalmente siamo in Francia.
Abbiamo scavalcato il confine, con molta fatica.
Come la nostra Dea l'anno scorso.
Le cose belle van sudate.
Niente ti viene regalato. Sudore, Cuore e anche un tocco di follia.
Anche qui oltreconfine, sventola la nostra bandiera.
Ci fermiamo nel primo barettino al sole. Scaldiamo le ossa e ordiniamo la prima cosa che ci viene chiesta. Talmente affamati, che ci pare di essere dal Cracco Francese.
E pure un bicchierino di rosso che non guasta.
Lenisce i dolori e ci ridà spirito!
Il Cormet de Roselend non si fa attendere.
La digestione viene accelerata per forza.
La strada è un pitone in ambiente selvaggio, stretto, tortuoso e dalle pendenze velenose.
7-8-9 %. E i suoi 20 km mi strangolano, complice anche il forte vento contrario.
Forse il Lione ci teme, la sua terra soffia contro di noi.
Non ci fermiamo.
I prati costellati di pecore fan compagnia alla mia agonia.
Alessandro sgambetta davanti. Ovviamente io non mollo.
Qui nel 2009, all'ultima apparizione del Tour, a scollinare per primo fu Franco Pellizzotti.
Il Delfino di Bibbione divora il pitone e così facciamo anche noi.
Dalla vetta, bardati come al Polo Nord, ci tuffiamo in picchiata, costeggiamo lo stupendo lac de Roselend e giù fino a Albertville.
Qui nel 1992, quando è nato Alessandro, c'erano le olimpiadi invernali.
Non chiedetemi chi ha vinto.
Qua vicino ci han detto fanno hamburger giganti!!!
Aosta-Piccolo San Bernardo- Cormet de Roselend-Albertville, 145 Km, 3000 mt up
La sveglia suona alle 7, il risotto al bleu valdostano e mele completamente assorbito dalle fatiche di ieri.
Colazione abbondante e si parte.
Subito un'altalena di "dolorini": in sella duole il sedere, allora ci si alza sui pedali e strillano le gambe.
Oggi sarà dura, si lascia Aosta alle spalle e già si sale.
La strada sale regolare per 30 Km fino Pré Saint Didier.
Purtroppo non possiamo fermarci a godere le famose terme.
Il primo obiettivo di giornata è il Passo del Piccolo San Bernardo.
Tra noi e lui, 22 Km al 6%,mica pizza e fichi.
E dal GPM, Hors category, mancheranno "solo" 90 Km.
Nonostante il mal di gambe calzante, l'asfalto nuovo di pacco e i larghi tornanti numerati, ci ispirano per un secondo un azione alla Charly Gaul, che proprio qui ha pedalato la storia.
Fortunatamente subentra il buon senso. Innestiamo la nostra marcia preferita, la "lent ma seguent".
Così possiamo goderci appieno le bellezze di questo Passo.
Prima un bosco colorato e suggestivo, poi lo scenario si apre a La Thuile.
E su di noi domina il gruppo del Bianco innevato.
Svetta il conico Aiguille des glaciers.
Foto di rito al passo. Rapidissima.
Qui a 2188 mt, l'aria è fresca e pungente.
Lo sarà ancora di più nella lunghissima discesa fino a Bourg Saint Maurice.
Ah, finalmente siamo in Francia.
Abbiamo scavalcato il confine, con molta fatica.
Come la nostra Dea l'anno scorso.
Le cose belle van sudate.
Niente ti viene regalato. Sudore, Cuore e anche un tocco di follia.
Anche qui oltreconfine, sventola la nostra bandiera.
Ci fermiamo nel primo barettino al sole. Scaldiamo le ossa e ordiniamo la prima cosa che ci viene chiesta. Talmente affamati, che ci pare di essere dal Cracco Francese.
E pure un bicchierino di rosso che non guasta.
Lenisce i dolori e ci ridà spirito!
Il Cormet de Roselend non si fa attendere.
La digestione viene accelerata per forza.
La strada è un pitone in ambiente selvaggio, stretto, tortuoso e dalle pendenze velenose.
7-8-9 %. E i suoi 20 km mi strangolano, complice anche il forte vento contrario.
Forse il Lione ci teme, la sua terra soffia contro di noi.
Non ci fermiamo.
I prati costellati di pecore fan compagnia alla mia agonia.
Alessandro sgambetta davanti. Ovviamente io non mollo.
Qui nel 2009, all'ultima apparizione del Tour, a scollinare per primo fu Franco Pellizzotti.
Il Delfino di Bibbione divora il pitone e così facciamo anche noi.
Dalla vetta, bardati come al Polo Nord, ci tuffiamo in picchiata, costeggiamo lo stupendo lac de Roselend e giù fino a Albertville.
Qui nel 1992, quando è nato Alessandro, c'erano le olimpiadi invernali.
Non chiedetemi chi ha vinto.
Qua vicino ci han detto fanno hamburger giganti!!!
#LAMAGLIASUDATASEMPRE Tappa 4
ALBERTVILLE-LIONE 170 Km Siamo ARRIVATI! In anticipo! Praticamente in contemporanea con l'Atalanta Bergamasca Calcio. Noi il nostro l'abbiam fatto, per ora.. La maglia, nonostante il fresco delle altitudini di ieri, l'abbiamo sudata. E parecchio. Domani non saremo in campo, ma le nostre gambe fanno male già da 4 giorni. Domani non saremo in campo, ma la nostra bocca é spalancata già da 4 giorni. Fino a stasera arrancando a trovare il respiro. Domani invece non arrancherà a trovare le parole. "FORZA Atalanta non mollare SEGNA Fai esultare questo stadio LOTTA Per la curva e per la tua città OOOOO OOOOO OOOOO" Siam Bergamaschi e non conosciam confini! Nessun passo è invalicabile, a parte nella tua testa! Qualsiasi sarà il risultato, quest'Europa di certo non la scorderemo mai. FORZA DEA 💙 |
MAMMA, DA GRANDE SARò SULLA GAZZETTA DELLO SPORT!
Bellissimo articolo degli AMICI di Chiamarsi Bomber:
www.chiamarsibomber.com/2017/09/29/da-bergamo-a-lione-in-bici-per-latalanta/
www.chiamarsibomber.com/2017/09/29/da-bergamo-a-lione-in-bici-per-latalanta/
Eco di Bergamo:
https://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/latalanta-pronta-per-lionesimone-e-alessandro-tifano-in-bici_1255924_11/
https://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/latalanta-pronta-per-lionesimone-e-alessandro-tifano-in-bici_1255924_11/
Val Seriana News:
https://www.valseriananews.it/2017/09/28/clusone-lione-bicicletta-tifare-atalanta-la-sdifa-simone-alessandro/
https://www.valseriananews.it/2017/09/28/clusone-lione-bicicletta-tifare-atalanta-la-sdifa-simone-alessandro/
LA GAZZETTA DELLO SPORT 28/09/2017
GRAZIE TIMOTHY!!!
600 Km in 3 giorni, un'idea un po' folle per accompagnare una passione innata.
E ieri sera, un certo Timothy Castagne, ha voluto omaggiarci per la fatica e il sudore speso sui passi Alpini. Onore e soddisfazione, soprattutto al suo "GRAZIE tanto!" In cambio della maglia, a Timothy la sciarpa sventolata da Bergamo a Lione, tra traffico, risaie, castelli, ghiacciai, laghi alpini e valanghe di Pan&Chocolat !!! P.s. e i sedicesimi saranno raggiungibili ancora pedalando??? 💙💪 |